Il fronte occidentale
Dopo la battaglia della Marna (sett.1914) nella quale i Francesi resistettero, ci fu la stabilizzazione del fronte . Tale stabilizzazione tuttavia, caratterizzò tutti i fronti, poiché dalla guerra di movimento si passò ad una guerra di posizione.
Questo cambiamento di caratteristiche, chiave della ferocia che contraddistingue il primo conflitto mondiale, fu dovuto allÂ’impiego massiccio della mitragliatrice, che rendeva vani gli attacchi delle ingenti masse di fanteria e di cavalleria.
Caratteristica principale della prima guerra mondiale è infatti che, per la prima volta nella storia, le armi difensive non trovarono armi offensive di pari efficacia.
Mentre la difesa, infatti, si trovava nelle trincee, ben protetta dalle mitragliatrici e dal filo spinato, l’attacco, che aveva tenute nascoste tute le forze, provocava un fuoco di fila anche per due giorni consecutivi, nella speranza di distruggere le forze contrapposte e di mandare la fanteria. Questa, però, veniva falciata per l’impiego delle mitragliatrici.
La guerra di posizione del fronte occidentale, dunque, si situa attorno ad unÂ’immensa linea di trincea, lunga circa 800 km, che andava dalla Manica fino al confine con la Svizzera.
Puoi leggere un libro straordinario che racconta - storia vera, di Remarque, l'autore, - le vicende di alcuni ragazzi tedeschi che si arruolarono volontari, a diciassette anni.
Puoi anche ascoltare il libro, scaricandone il podcast dal sito di Radiotre Rai . Il libro è "Niente di nuovo sul fronte occidentale", di E.M. Remarque.
http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-de75c8e9-d1c1-4ff2-8a0d-aa3c8c232ca9.html